«Bellissima incisione dei fratelli Pablo e Daniele Zapico. L’equilibrio tra i due strumenti è talmente perfetto da rendere difficile capire quale dei due esegua la parte principale e quale realizzi il basso continuo: il dialogo dinamico e agogico tra i due strumenti è sempre coeso e senza fratture. Dando ragione all’autore, il risultato è quello di udire una sorta di cembalo, ma con un suono dolce ed estremamente espressivo nelle dinamiche, che racchiude in sé le possibilità del fortepiano».
«La realizzazione dei ritornelli ripropone la giusta libertà di im- provvisazione, di diminuzioni e di inserimento di abbellimenti: tutto questo fa sì che la pagina ripetuta sembri nuova invece di essere una riproposizione testuale».
«Tutto questo disco è, infine, un’operazione culturale di notevole spessore perché implica un approfondimento di conoscenze non solo sull’autore, ma su un periodo musicale, sugli strumenti e il loro uso: un contesto che, in campo liutistico, trent’anni fa era quasi ignoto e ancora oggi è poco diffuso e frequentato».
Il Fronimo
Georgio Ferraris | Enero 2021